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PRESIDENTE PER UNA NOTTE leggi sintesi

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"Presidente per una notte" è un libro unico nel suo genere… Non si tratta di un saggio, non si tratta di un racconto e nemmeno di un giallo… ma piuttosto di un po' di tutti e tre. Credo proprio sia un libro sui generis. Che sia interessante o meno, sta a voi giudicarlo! Si tratta di un'intervista-biografia ad un personaggio che dopo essere stato un convinto antifascista ed aver sognato l'indipendenza della Sicilia, per diverse legislature è stato eletto deputato regionale, ricoprendo anche importantissimi incarichi di governo, fino ad essere eletto presidente della regione Sicilia.

Scrivere questo libro è stata una delle esperienze più intriganti della mia vita: grazie a Salvatore Natoli Sciacca ho scoperto i retroscena che indussero l'Assemblea Costituente a concedere alla Sicilia lo statuto speciale di autonomia; sono venuto a conoscenza del sacrificio di tanti siciliani che hanno combattuto nell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia, e dell'esistenza del Movimento Indipendentista Siciliano, il Mis, di cui lo stesso Natoli faceva parte. E ho avuto svelati alcuni dei fatti e dei misfatti che hanno caratterizzato la vita sociale e politica in Sicilia nella seconda metà del '900. Come ho scritto nell'introduzione di questo libro, ciò che speravo di fare e che spero di esser riuscito a fare, dunque altro non è che dare un piccolo contributo alla conoscenza di alcuni di questi eventi, spesso tragici.

Ho cercato di tratteggiare dal punto di vista umano e psicologico Salvatore Natoli Sciacca, tentando di trasporre a voi nel migliore dei modi il suo pensiero, le sensazioni, le emozioni di una vita vissuta tutta al servizio della collettività. Sarebbe stato un peccato mortale perdere questa enorme memoria storica.

Niente è stato censurato in questo libro, né dal sottoscritto né dall'editore. Non so se l'onorevole (così viene tutt'oggi affettuosamente chiamato da parenti e amici Salvatore Natoli) si sia auto-censurato. Io ho cercato di fare in modo che sviscerasse tutto quanto era a sua conoscenza (tantissimo, come avrà avuto modo di vedere chi ha già letto il libro), ma da qualche sua battuta mi rimane il dubbio che ci siano altri fatti (di reato) che non mi siano stati raccontati, o perché ancora non caduti in prescrizione, o per ragioni di opportunità. Ciò forse anche a causa della sua volontà di proteggere più che se stesso, gli altri, me compreso. Di seguito, riporto un ampio stralcio dell'introduzione al testo:

"Quella che vi racconterò, o meglio che vi racconterà "l'Onorevole", come viene affettuosamente chiamato da parenti ed amici, è la reale storia di un adolescente che, nato poco dopo l'inizio del Ventennio fascista, veniva tacciato di "disfattismo" da alcuni dei suoi stessi familiari perchè ascoltava con trepidazione "Radio Londra" sperando nella vittoria finale degli Alleati; di un adolescente che si rivedeva nel movimento anti-nazista tedesco della "Rosa Bianca" del professor Weber.

E' la storia di un ragazzo che dopo la Liberazione avrebbe coltivato, assieme al presidente del Movimento Indipendentista Siciliano, Finocchiaro Aprile, al comandante dell'Esercito Volontario per l'Indipendenza della Sicilia, Antonio Canepa, e a migliaia e migliaia di Siciliani, il sogno, mai del tutto abbandonato, della creazione di una Repubblica Siciliana, libera dal giogo della monarchia sabauda, di cui aveva dovuto sopportare angherie e soprusi fin dall'Unità d'Italia, e indipendente dalla nascente Repubblica Italiana.

E' la storia di un giovane che avrebbe sposato l'ideale liberale dell' editore antifascista Piero Gobetti, picchiato a morte dalle squadracce di Mussolini e morto a soli 26 anni.

Quella che vi racconterò è l'ascesa di un politico che avrebbe assistito ai primi vagiti della Comunità economica europea a fianco di quel grande messinese che fu Gaetano Martino; e che nel Partito Repubblicano del palermitano Ugo La Malfa sarebbe divenuto assessore della regione Sicilia.

E' la vicenda di un assessore che avrebbe scoperto e denunciato gli intrighi e il malaffare che ha caratterizzato la vita siciliana recente; che oltre a Ugo La Malfa, fra gli altri ha conosciuto personalmente Saragat e Spadolini, e una decina di persone, fra magistrati, politici e giornalisti, assassinate dalla mafia.

E' l'avventura di un idealista che combatteva per una sinistra moderna, laica, liberale, e che oggi crede in un'Europa Unita dei Popoli all'interno della quale la Nazione Siciliana saprà conquistarsi il posto che gli compete per storia e capacità.

E' la parabola di un uomo che, per la sua voglia di lottare e di non piegare il capo dinanzi a certe logiche di potere, ha rischiato in prima persona di essere messo a tacere per sempre, ed è poi diventato Presidente di tutti i Siciliani.

Non voglio anticipare altro. Mi auguro solo che fra coloro che si accosteranno alla lettura di questo libro vi siano anche molti giovani, entusiasti e ricchi di ideali, come lo era lui quando cominciò il suo cammino di vita: e' molto importante che le nuove generazioni conoscano la storia recente della Sicilia e quello che avviene nelle "stanze dei bottoni". Urge squarciare la nebbia fitta e persistente dei piani più alti dei palazzi siciliani per poter vedere ciò che accade al loro interno. Non basta condannare gli attentati o il malaffare, bisogna combatterli. E per far ciò, è necessario tenere alto il livello di attenzione. La conoscenza e l'informazione sono l'unico strumento, l'unica arma per farlo. Solo un'impennata di consapevolezza, di coscienza civile, potrà evitare che gli errori e i tristi avvenimenti del passato continuino a ripetersi.

Non è stato facile raccontare la vita politica di una persona quale Salvatore Natoli Sciacca. Come più volte ho detto in occasione delle presentazioni di un altro mio lavoro pubblicato da questa casa editrice, nessuna barriera linguistica dovrebbe esistere fra chi scrive e chi legge. Nessun "rumore", nulla di superfluo e ridondante dovrebbe svilire l'immediatezza di un pensiero o di un'emozione. Anche per questo ho scelto di dare un taglio narrativo-giornalistico a questa biografia.

Questo libro nasce dunque da una serie di lunghe interviste, una quindicina, che ho raccolto fra il Natale del 2005 e il marzo 2006, in un crescendo di scoperte che io stesso non mi sarei aspettato di fare. Diversi i documenti che arricchiscono il testo, selezionati personalmente fra quelli che l'onorevole mi ha consegnato. Altri ancora li ho scovati negli scantinati polverosi di una biblioteca.

E' stato un lavoro molto duro, ma che mi ha permesso di divenire una persona più ricca e consapevole. Spero che proverete anche voi la stessa sensazione quando avrete chiuso l'ultima pagina. Conoscerete Salvatore Natoli Sciacca e ascolterete direttamente dalla sua voce il racconto della sua vita, i suoi ideali, le sue battaglie, le sue delusioni, le sue speranze. Proprio come ho fatto io.

Un ultimo pensiero: credo che anche la vita più "ordinaria" del mondo meriterebbe di essere raccontata e tramandata alle generazioni che seguono, perché sono convinto che in ciascuna esistenza si celi sempre qualcosa di straordinario e di istruttivo.

A maggior ragione ritengo che abbia meritato di essere raccontata una vita realmente 'Onorevole' come lo è stata quella di Salvatore Natoli Sciacca".

HANNO DETTO DI PRESIDENTE PER UNA NOTTE...


Gazzetta del Sud (07/09/2006)

Pagnocco, rassegna culturale maggio-agosto 2006, E.D.A.S editore (24/10/2006)

recensione Melo Freni, Gazzetta del Sud (29/10/2006)

Milano Finanza (04/11/2006)

Giornale di Sicilia (30/11/2006)

L'Altro Giornale (08/12/2006)

La Sicilia (24/01/2007)

Siciliatempo (Dicembre)



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